Alone: il tentacolo Horrible ci mostra la vera paura

di Luca “Maledice” Lanara Alone

Alone è un gioco che intravidi in una fiera della Play e, nonostante non fosse ancora pronto, all’epoca rimasi colpito dal progetto. Sconvolgere i ruoli è davvero una cosa in stile Horrible, che con i suoi titoli ha saputo mischiare bene tante meccaniche originali. Quindi con l’arrivo del kickstarter il 2 Maggio abbiamo bussato alla porta del tentacolo verde in cerca di qualche succosa anteprima. Ecco il risultato…

G: Ma davvero in questo Alone i cattivi sono tanti e il buono solo uno? Avete rovesciato Descent?

H: Sì, è proprio così! Il ribaltamento può essere più genericamente riferito a tutti i classici dungeon crawler, quindi certamente Descent, ma anche la prima edizione de Le Case della Follia, fino ai classici Heroquest e Starquest. L’idea originale del gioco è stata di Andrea Crespi, autore anche di 1969, Apolli XIII e Potion Explosion. Da grande appassionato di spazio qual è, la tentazione di creare un dungeon crawler ambientato nello spazio era forte, ma come fare a distinguersi dalla massa? Rivedendo il primo Alien è venuta l’idea di mettere un singolo eroe contro molteplici avversità. Ci portò un primo prototipo, molto diverso dal gioco attuale per alcune meccaniche, ma identico per altre. Andrea e Lorenzo Silva hanno continuato poi lo sviluppo assieme, e il resto è storia.
G: Il gioco riesce a scalare con meno giocatori? Potete farci qualche accenno alle meccaniche (ad esempio combat system)?
H: Sì, il gioco è giocabile con un solo giocatore del Male, così come con tre. Quando dalla parte dei cattivi c’è un giocatore solo, questo avrà più carte in mano (e le carte sono lo strumento principale a disposizione del Male) che quando ce ne sono due o tre, ma questo viene controbilanciato dalla forza di essere a conoscenza di tutte le informazioni: quando ci sono diversi giocatori del Male, mostrare le proprie carte agli altri è proibito, senza contare il fatto che qualsiasi tipo di comunicazione verbale tra i giocatori del Male può essere sentita anche dall’Eroe, che siede appena dall’altro lato del tavolo! Quindi c’è la necessità di cooperare, ma anche quella di non rivelare informazioni preziose all’eroe, che rende più complicata la coordinazione tra i giocatori.
Riguardo al sistema di combattimento, è in realtà molto semplice. Nel gioco non ci sono caselle, ad esempio, tutto ciò che è in uno stesso settore della mappa può interagire con tutto il resto; inoltre, anche le statistiche di eroe e mostri non sono eccessivamente complicate. Questo per un semplice motivo: in Alone, l’Eroe deve cercare di farsi trascinare in un combattimento il meno possibile! La vera chiave nel gioco, per l’Eroe, è esplorare la mappa, sfruttando gli indizi che i giocatori del Male sono costretti a rivelargli quando preparano le loro trappole per dedurne la posizione ed evitarle, cercando di raggiungere i propri obiettivi nel minor tempo possibile. Ogni combattimento, oltre all’ovvio rischio di subire danni e a lungo termine lasciarci le penne, costringe anche l’Eroe a spendere tempo (cioè azioni) per uscirne il più indenne possibile, e il tempo per completare le missioni è limitato. Più che un gioco di combattimento, noi pensiamo ad Alone come un gioco di esplorazione, da giocare con un approccio più cauto e “stealth”.
 
G: Quando uscirà il regolamento?
H: Proprio in questi giorni stiamo lavorando alla prima stesura (non parlo ovviamente delle innumerevoli versioni interne scritte in forma e linguaggio non condivisibili col mondo esterno). Verrà rilasciata qualche tempo prima del lancio della campagna Kickstarter. L’evento verrà ovviamente urlato ai quattro venti su tutti i nostri canali media, social e non.
 
G: Vi siete ispirati a qualche film, o comunque quali sono le sensazioni che volete ricreare con questo gioco?
H: Come già dicevamo, Alien è stato sicuramente un riferimento importante. Un eroe solitario, solo nello spazio, costretto ad affrontare avversità all’apparenza insuperabili. Col film di Ridley Scott il gioco ha anche in comune l’aver messo una persona relativamente comune nel ruolo del protagonista, non un soldato addestrato ad affrontare questo tipo di difficoltà, ma un ingegnere separato dal suo equipaggio e costretto a mettere a frutto le sue conoscenze e capacità in un contesto per lui inusuale. Come Ellen Ripley però, il nostro Eroe si rivelerà essere un tipo abbastanza tosto! Un altro film a cui Alone può essere paragonato a livello di sensazioni è “Punto di non ritorno” di Paul W.S. Anderson.
G: Sarà possibile provarlo alla Play di Modena 2017?
H: Lorenzo Silva sarà presente nell’area ospiti di Play, e l’unico prototipo che porteremo sarà proprio Alone… non abbiamo idea di quante partite riusciranno a essere organizzate, ma la risposta è comunque sì.
G: Sarà localizzato in Italiano?
H: Il gioco verrà inizialmente lanciato su Kickstarter (la campagna inizierà il 2 Maggio) e sarà esclusivamente in inglese. Quando il gioco raggiungerà (sperabilmente) i normali canali distributivi, verrà localizzato dai nostri partner, come accaduto in precedenza con tutti i nostri giochi.
G: Lo chiedo a tutti gli autori/editori… ma alla fine lo avete messo Cthulhu?
H: Cthulhu in quanto tale, no. Tentacoli, sì. E molti! Senza sbilanciarci troppo, possiamo comunque dirvi che se le cose andranno tutte per il verso giusto, potremmo avere altri annunci da fare in merito, in un futuro non prossimo, ma nemmeno troppo remoto. Per ora ci stiamo dedicando a portare sui vostri tavoli Alone, un gioco “hard sci-fi” senza derive sovrannaturali!
 
Sono davvero su tutte le spine per vedere l’evolversi di questo Ks un progetto con delle grandi potenzialità e carattere. Le meccaniche che vidi su carta all’epoca erano davvero molto belle, divertenti e originali, credo che con il tempo e i test fatti tutto sia potenzialmente migliorato. L’ambientazione ragazzi lo sappiamo che ci piace. Inutile girarci in torno, abbiamo visto Alien talmente tante volte che citare “escono dalle fottute pareti” diventa quasi banale (e lo so che quello era Aliens). Quindi non aggiungo altro fino all’arrivo del regolamento e mi allontano da solo, tra i rumori sordi di un’astronave alla deriva nello spazio profondo, “dove nessuno può sentirti…”. E va beh la conoscete anche questa.

 

Un pensiero su “Alone: il tentacolo Horrible ci mostra la vera paura

  • 18 Marzo 2017 in 18:31
    Permalink

    Ribaltamento dei ruoli… davvero interessante… spero di riuscire a vederlo alla play…

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.