Case della follia e il suo richiamo della foresta

di Luca “Maledice79” Lanara

Amici del tentacolo, questa non vuole essere una vera e propria recensione, ma un punto di riferimento per chi volesse avere qualche informazione su questa costosa espansione. Le considerazioni su Call of the Wild (titolo originale dell’opera) sono davvero tante. Come espansione offre tantissime possibilità ai giocatori e al custode oscuro, ma sopratutto da una grande pennellata di freschezza a quello che Case della Follia ha sempre dato. Quando ho aperto la scatola ho provato la sensazione di aver speso i miei sudati risparmi in maniera saggia, e per una volta non superflua. Infatti le miniature, e in particolare il cucciolo oscuro, sono una cosa da far cadere la mascella con tanto di stonck a fine corsa. Alcune sono di dimensioni gigantesche, ma in ogni caso tutte di ottima fattura, e aggiungono mostracci di ogni sorta al già vastissimo ventaglio offerto dal gioco base. Improvvisamente Alchimia Proibita, l’espansione uscita prima di questa, si è fatta piccola piccola. Le tile ad una prima occhiata mi sono sembrate più grezze e meno definite, anche se una volta montato il tutto mi sono accordo di quanto amplino lo scenario di gioco. Infatti la casa diventa un ricordo del passato, qui si gironzola in temutissime paludi e boschi arcani che trasudano “Lovecraft” in ogni riquadro. il_richiamo_dell_forsetaLa FF aveva promesso grandi innovazioni con questa espansione, e in primis si era parlato di risolvere il problema più grosso del gioco: ovvero il setup. Ovviamente non ci sono riusciti. Da un lato è vero che per certi scenari (con la disposizione di item casuali) si riduce, ma dall’altro l’impressionante mole di carte che si aggiungono a quelle del base, ci conduce alla follia solo per trovare un’ascia o una croce. Bisogna quindi munirsi di molta pazienza per cercare di dividere bene i contenuti delle varie scatole, ma soprattutto spendere quei 10 minuti a fine partita per riorganizzare tutto. Ma grazie a Cthulhu, il gioco non si limita ad aggiungere solo componenti come è solito aspettarsi da giochi di questo tipo. Con questa scatola abbiamo a che fare con un grandissimo cambiamento. Innanzitutto gli “alleati”. Questi sono stati inseriti per dare quel senso di investigazione che era mancato nel gioco base. I personaggi potranno infatti interagire con questi png che sono delle vere e proprie intelligenze artificiali, con tanto di scheda personaggio. Daranno informazioni sui luoghi da visitare e spesso riveleranno “gossip” sugli altri alleati, dando la sensazione classica dei film horror, del non fidarsi mai di nessuno. La situazione cambia completamente in un altro scenario, dove gli investigatori dovranno realmente esplorare la mappa, tramite l’utilizzo di carte sentiero che di volta in volta faranno apparire nuove zone inserendo apposite tile. Questo scenario è fantastico e da una sensazione di smarrimento mai vista sin ora. Non mi dilungo perchè non vorrei mai spoilerare troppo, ma sappiate che tutti i giocatori che lo hanno provato sono davvero rimasti sconvolti. Le meraviglie non finiscono qua, perchè il Richiamo della Foresta è una sopresa ogni volta che iniziamo uno scenario. Ad esempio, in un’altra situazione, per una volta sarà il custode che dovrà risolvere un puzzle. Tramite alcuni segnalini disposti dai personaggi, dovrà cercare di mettere insieme le sue orde di mostri per compiere un rituale specifico per… beh lascio spazio alla vostra fantasia, ma il colpo di scena è quanto di più classico si possa aspettare da un gioco Lovecraftiano. Ma la perla che riservo per la fine è lo scenario che aspettavo di più. Lo scenario coop puro, dove anche il solito custode può per una volta vestire i panni di un povero ignaro investigatore. Infatti viene abolito l’uso del DM per lasciare tutta la storia e i mostri nelle mani del gioco. La storia è incredibile e ben bilanciata, piena di colpi di scena e situazioni folli, e si ha la sensazione che il gioco preveda ogni mossa facendo salire la tensione ai massimi livelli. Peccato che lo scenario sia uno solo, benchè il manuale offra una versione alternativa, ma ciò nonostante la rigiocabilità rimane ridotta. Spero vivamente nel futuro, che la doppia F azzurra si butti su altri scenari di questo tipo.

tilde_richiamo_forestaMa il gioco non finisce qui. A far da cornice a queste avventure troviamo davvero un sacco di gadget interessanti, come trabocchetti nelle fosse e una barca per attraversare i fiumi. Niente di eccezionale certo, ma scorazzare nelle paludi della morte ha sempre il suo fascino. Per non parlare delle maledizioni, altre sfighe che si possono prendere grazie a degli effetti particolari. Inoltre il custode potrà anche usare un leggero deck-building per la creazione del suo mazzo, scegliendo tra tre tipologie differenti (base-avanzato-esperto), cosa che aiuta molto il divertimento dei cattivi, anche se in alcune situazioni ho percepito comunque la sensazione di fare da dungeon master. Il bilanciamento non arriva alla qualità di Descent, ma notevoli passi avanti sono stati fatti.

Questa espansione ha davvero cambiato il modo di concepire questo Case delle Follia, ampliando in tutto e per tutto il mondo di gioco. Soprattutto la possibilità per tutti noi di crearsi una storia, variando sia in meccaniche che in ambientazione. In conclusione posso dire che questo è un acquisto obbligatorio per chi ha apprezzato il gioco base (e io l’ho consumato). Lasciate perdere tutte le altre, che se pur molto interessanti vengono sotterrate senza possibilità di resurrezione da questa scatola. Ya ya cthulhu fhtagn!!

4 pensieri riguardo “Case della follia e il suo richiamo della foresta

  • 16 Novembre 2015 in 15:24
    Permalink

    Io e i miei compagni di giocoadoro questo gioco, mi spiace solo che non escano più espansioni…mi chiedevo invece, secondo voi una versione di Case della Follia con supporto di una App, non sarebbe una bella idea (oppure ho detto un eresia :) ) ?

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