.

.
.
.
.
.

martedì 21 febbraio 2017

HO GIOCATO AL FUTURO SPIEL DES JAHRES, IL SUO NOME INIZIA PER K E FINISCE PER... INGDOMINO :)

"Allora Matteo (quasi 8 anni), a scuola a che tabellina siete arrivati?"
"Quella del 5... perché?!" mi risponde lui sospettando la solita interrogazione a tradimento, che spesso mi piace fargli per vedere il suo grado di preparazione...
Invece stavolta lo stupisco, ed esordisco con un "bene bene, allora ho il gioco giusto per te! Si chiama KINGDOMINO, e se sai davvero fare le moltiplicazioni fino al 5 allora vedrai che ci divertiremo!"

Questo piccolo gioiellino del vulcanico e prolificissimo Bruno Cathala è un gioco di piazzamento tessere per 2/4 giocatori, la cui durata si aggira sui 15/20 minuti.
L'idea di fondo, come ricorda il titolo, è un po' quella del Domino, ma abbinata ad un meccanismo di scelta delle tessere che ritengo assolutamente geniale.
Andiamo con ordine: all'interno della piccola confezione trovano posto tanto cartone e 8 meeples di 4 colori diversi, oltre al regolamento multilingua.
Il cartone è composto da 4 piccole tessere quadrate di partenza, sopra le quali verranno messi i 4 castelli 3D assemblabili, uno per ogni giocatore, e dalle 48 tessere rettangolari “domino”, che presentano su un lato un numero (da 1 a 48 appunto) e sull'altro un paesaggio diviso in due parti, alcune delle quali con delle Corone disegnate, altre senza.

Lo scopo del gioco è di connettere tutte le tessere domino che si ottengono, organizzandole in un reame di 5x5 caselle, che a fine partita possa vantare la somma di punti vittoria maggiore di tutti.
Come si ottiene questo?
Innanzitutto ogni giocatore prende 2 meeples a forma di Re del proprio colore (se si gioca in due) o 1 Re sei si gioca in 3 o 4; poi ognuno prende la tessera quadrata di partenza e vi piazza sopra il castello del colore prescelto.

A questo punto tutte le tessere domino vengono mescolate e messe con il numero visibile nell'apposito alloggiamento all'interno della scatola: in 2 giocatori si scartano 24 tessere e si gioca con le rimanenti 24, in 3 giocatori se ne scartano 12 e in 4 si gioca con tutte e 48 le tessere.
E' adesso il momento di prelevare dalla dotazione di tessere una quantità pari al numero di Re in gioco, ossia 3 tessere per 3 giocatori oppure 4 tessere se si è in 2 o 4 giocatori. Una volta prelevate si dispongono con il lato numerato visibile e si allineano in ordine crescente. Fatto ciò si girano a mostrare il paesaggio.
Il primo giocatore prende il suo Re e lo colloca su una tessera libera della sequenza, e così fanno dopo di lui gli altri giocatori (in 2 si ripete l'operazione di scelta due volte).
Una volta occupate tutte le tessere si forma una nuova sequenza, pescandone lo stesso numero dall'alloggiamento con la medesima modalità.
L'ordine di gioco è determinato dalla posizione che occupano i Re nelle tessere, ovvero il giocatore che ha posto il Re sulla prima tessera deve adesso aggiungere tale tessera al suo reame e sceglierne una nuova sulla quale posizionare il Re, originando così un nuovo ordine di gioco nell'altra sequenza. Si continua così finché tutti i giocatori hanno effettuato queste due semplici operazioni, dopodiché si posizionano altre tessere e inizia un nuovo turno.
Per assemblare il proprio reame, oltre a farlo quadrare in un'area di 5x5, bisogna sottostare a due regole molto intuitive: la tessera presa per essere posizionata deve essere collegata ad un'altra già presente, facendo combaciare almeno un paesaggio (in verticale o in orizzontale), oppure può essere piazzata accanto alla casella di partenza che funge da jolly, permettendo il collegamento di qualsiasi paesaggio.
Quando è impossibile piazzare una tessera, questa viene scartata e non farà guadagnare punti.
Dopo aver piazzato l'ultima sequenza di tessere si effettua l'ultimo giro, al termine del quale si contano i punti di ogni reame.
Ma i punti come si calcolano?
Semplice, ogni reame è costituito da diversi “domini”, ovvero gruppi di caselle rappresentanti lo stesso paesaggio unite tra loro. Ogni dominio conferisce tanti punti quanti ne derivano dalla moltiplicazione del numero di caselle per il numero di Corone presenti sullo stesso dominio.
Se in un “dominio” non sono presenti Corone, questo non da punti.
Ogni giocatore somma i punti ottenuti in ciascun dominio del proprio reame e chi ha il totale più alto è il vincitore.

Ecco qui, ditemi voi se Kingdomino non è un surrogato di semplicità ed eleganza?!
Il regolamento è fluido e senza eccezioni, i materiali sono ottimi, l'artwork è spettacolare, realizzato con illustrazioni accattivanti e colori vivaci che catturano immediatamente l'attenzione del giocatore.
Questo Kingdomino è un filler adatto a chiunque, dai neofiti ai gamers, che sfrutta un principio conosciuto da secoli come quello del Domino arricchendolo con una meccanica di piazzamento semplice ma profonda.
Il bello di questo titolo è che si spiega in un lampo e dura il giusto per essere rigiocato più volte, senza stancare.
Il mio consiglio è di tenerlo d'occhio, difficilmente Cathala sbaglia un gioco di questo tipo, e per il target ampio al quale si rivolge lo vedo messo davvero molto bene per giocarsi la vittoria di qualche premio importante, magari non proprio il prossimo SdJ, ma quanto meno il nostro Gioco dell'Anno :)

Ah, il mio Matteo l'ha giocato senza problemi e si è divertito, per la cronaca mi ha pure battuto 24 a 16... e sì, la tabellina del 5 la sapeva davvero! :)


Max_T


6 commenti:

  1. Inutile dire che sarà il mio prossimo acquisto!

    RispondiElimina
  2. Ohibò, forse non SdJ, ma di sicuro è materiale per Kinderspiele :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il titolo era volutamente altisonante, cmq un premio di un certo livello se lo meriterà di certo :)

      Elimina
  3. Mia figlia compie otto anni fra pochi giorni.
    Direi che mi hai tolto ogni dubbio sul regalo.

    Grazie

    Marcello

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il regalo lo gradirà moltissimo, vedrai!
      Auguri alla bimba! :)

      Elimina