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lunedì 30 novembre 2015

[RECENSIONE] Blood Rage + Espansioni!

Il Ragnarok si avvicina e orde di vichinghi si danno battaglia per l'ultima volta prima della fine del mondo.
Da 2 a 4 Clan sono alla ricerca della gloria eterna.
Gli Dei elargiranno i loro potenti favori che prepareranno i guerrieri per la battaglia finale.

Nel 2015, dopo il successo ottenuto su Kickstarter, la Asterion porta in Italia la nuova fatica di uno dei miei autori preferiti (Eric M. Lang).

Andiamo a vedere come ci si picchia tra vichinghi!





COMPONENTI & SETUP

Per una lista completa dei componenti potete guardare il mio unboxing a questo link.

Il setup è molto semplice. Si piazza il tabellone al centro del tavolo e, a seconda del numero di giocatori, da una a tre province vengono immediatamente coperte con i relativi segnalini Ragnarok pescati a caso.

Sempre a caso su ogni provincia posizioniamo i segnalini saccheggio a faccia in su.
Ogni giocatore sceglie un proprio clan (tutti uguali tra loro) e riceve la relativa scheda e tutte le miniature di quel clan.
Le carte Doni degli Dei vanno divise per Era e da ogni mazzo vanno rimosse alcune carte a seconda del numero di giocatori. Dopodiché ogni mazzo va mescolato e posizionato sullo spazio appropriato del Calendario delle Ere.

Scelto a caso il primo giocatore si può già iniziare a giocare.

IL GIOCO

Blood Rage si svolge lungo 3 Ere di gioco, al termine delle quali chi ha il maggior numero di punti Gloria è il vincitore.

Ogni Era è suddivisa in 6 differenti fasi.

Nella fase Doni degli Dei, si distribuiscono 8 carte dell'Era in corso a ogni giocatore. I giocatori effettueranno così un Draft; cioè delle 8 carte ricevute ne sceglieranno una (o due in 2 giocatori) e passeranno le altre al giocatore alla propria sinistra, prendendo quelle dal giocatore alla sua destra. I giocatori sceglieranno le proprie carte fino ad averne 6 davanti in mano.

Nella fase Azione i giocatori si alternano, svolgendo un'azione ciascuno a scelta tra le 5 possibili. A inizio Era ogni giocatore aggiorna il suo tracciato Furia in base al suo valore della statistica corrispondente. Quindi ad ogni inizio Era i giocatori acquisiranno sempre maggior Furia man mano che si potenzieranno.
I punti furia permettono ai giocatori di eseguire le proprie azioni. 

- Con l'azione Invasione il giocatore può prendere una miniatura dalla propria riserva e piazzarla in un villaggio di una delle regioni esterne. Per effettuare un'invasione, bisogna spendere un numero di punti furia pari alla forza della miniatura (il numero stampato in alto a sinistra della carta). Ogni giocatore può avere soltanto un certo numero di miniature sulla mappa, a seconda del suo valore di Corni.

- Grazie alla Marcia, pagando un punto furia, un qualsiasi numero di miniature (tranne le navi) può essere spostato da una singola provincia a un'altra provincia.

- Durante il Draft iniziale i giocatori acquisiscono carte miglioria: miglioramenti per i propri guerrieri, miglioramenti del clan (che conferiscono abilità particolari) oppure migliorie mostro che evocano feroci guerrieri sotto il loro controllo. Con l'azione Miglioria, il giocatore sceglie una miglioria e paga il relativo costo per metterla in gioco. Se è una miglioria di un guerriero, di una nave o di un mostro, il giocatore può effettuare un'invasione gratuita con quella miniatura.

- Un'altra tipologia di carte che può essere acquisita durante il Draft è l'Impresa: missioni che vengono giocate in questa fase e devono obbligatoriamente essere portate a termine entro la fine dell'Era. Le imprese garantiscono punti Gloria e consistono nell'avere la maggioranza in una certa provincia oppure farsi distruggere un certo numero di miniature. Il costo per mettere in gioco un'impresa è zero punti furia (le imprese vanno giocate sempre coperte).

- Gratuitamente, un giocatore può dare il via al Saccheggio. Il saccheggio può essere effettuato soltanto in una provincia non ancora saccheggiata. Dopo aver dichiarato un saccheggio i giocatori potranno spostare le proprie miniature nei villaggi liberi della provincia in cui sta avvenendo la battaglia: in ordine di turno i giocatori possono spostare una miniatura per volta (non nave) da una provincia adiacente verso la provincia in questione.
Dopo che tutti hanno effettuato i propri spostamenti, tutti i giocatori nella provincia (i fiordi adiacenti sono considerati facenti parte della provincia e quindi della battaglia), scelgono segretamente una carta dalla propria mano. Dopodiché le carte vengono rivelate e si calcola la somma totale della forza dei giocatori: ogni miniatura ha un proprio valore di forza a cui va aggiunta la forza di eventuali carte combattimento giocate. Il giocatore col totale maggiore è il vincitore.
Tutte le miniature degli sconfitti vanno nel Valhalla e il vincitore guadagna un certo ammontare di punti Gloria in base alla sua statistica Ascia.
Se il vincitore è colui che ha effettuato il saccheggio, allora la provincia è saccheggiata ed egli guadagna il premio di quella provincia (principalmente avanzamenti di statistiche). Il segnalino saccheggio va capovolto e fino alla prossima Era non si può effettuare un saccheggio in quella provincia.

I giocatori procedono in questo modo fino alla fine dell'Era.
L'Era si conclude quando tutti i giocatori non hanno più furia da spendere oppure quando tutte le provincie sono state saccheggiate.

Alla fine dell'era si verifica se le imprese giocate sono state soddisfatte, una nuova provincia verrà distrutta e tutte le miniature dal valhalla ritornano nella riserva dei rispettivi proprietari.

Alla fine della terza Era si conteggiano tutti i punti Gloria accumulati durante il gioco più quelli concessi da eventuali carte miglioria. A questi si aggiungono i punti degli avanzamenti nelle statistiche: si ottengono zero, 10 o 20 punti per ogni statistica a seconda di dove si trovano i relativi segnalini.


CONSIDERAZIONI

Blood rage si distingue dai suoi rivali grazie alla sua sontuosa, forse eccessiva, veste grafica. Le miniature sono spettacolari e ricche di dettaglio e fanno la gioia di chi si cimenta a dipingerle. La qualità degli altri componenti è nella media, con le schede dei giocatori che sono soltanto dei sottili fogli di cartoncino. 
È proprio il reparto componentistico il punto forte e allo stesso tempo il punto debole di Blood Rage. Le miniature donano un bellissimo colpo d'occhio mentre si gioca e da sole valgono la spesa; ma erano veramente necessarie? Sarebbe bastato sostituirle con cubetti di legno e l'esperienza di gioco sarebbe stata la stessa. 
Il gioco è in fondo un astratto e probabilmente nessuno si sarebbe accorto della differenza. Il problema è che difficilmente avrebbe riscosso tutto questo successo e quindi ecco il colpo di genio (o di marketing).
Lasciando perdere questo aspetto, Blood Rage diverte dannatamente tanto, forse proprio grazie alle gigantesche miniature che entrano in gioco accompagnate dal grido di battaglia del loro proprietario.
Dietro una meccanica molto semplice e lineare il gioco nasconde molte insidie per i giocatori che lo provano per la prima volta. 
Blood Rage è un gioco spietato, che punisce in malo modo chi non conosce bene le carte e le possibili strategie.
Sì, perché padroneggiare a pieno questa battaglia tra vichinghi non è per niente cosa facile. Ci sono molteplici modi per fare punti e tutte le carte devono essere conosciute alla perfezione per imbastire una buona strategia.
Per quanto riguarda le carte, non credo ci sia uno sbilanciamento tra loro, più che altro la loro utilità si esplica a seconda della strategia che si sta mettendo in atto; una carta inutile in una partita la osannerete nella partita successiva. 
Certo è, che se nella fase di draft si lasciano prendere le giuste carte agli avversari, questi possono attuare combinazioni devastanti. Nel draft c'è infatti il primo scontro tra i giocatori, cercando di prevedere le mosse avversarie e come contrastarle. È proprio qui che si attua la strategia per l'Era in corso e per le successive. Se a fine Era ci si ritrova a scartare carte dalla mano, significa che qualcosa non ha funzionato nei nostri piani.
Le battaglie per la gloria sono spietate e piene di tensione. L'evocazione dei mostri più grossi distrugge gli avversari come mosche, anche se li avrei preferiti più caratterizzati, con effetti duraturi durante la partita.
Le carte che si giocano coperte permettono bluff e moltissime strategie. La maggior parte delle carte combattimento ha infatti anche del testo con delle specifiche abilità che si attivano in caso di vittoria o di sconfitta. 
È infatti possibile seguire determinate strategie di autodistruzione al fine di accumulare punti gloria con determinati miglioramenti del clan. Questo è un altro dei punti forti del gioco: non si è mai visto che, in una battaglia, ad esultare fosse il perdente e non il vincitore! 
Non vi illudete però; nonostante le feroci battaglie, Blood Rage è comunque un gioco di maggioranze, dove è importante controllare determinati territori per guadagnare statistiche e portare a termine le imprese. 
Le province sono limitate nel numero di miniature che possono accedervi e questo a volte può comportare l'occupazione totale da parte di un singolo giocatore. Questo aspetto ha dei pro e dei contro. Prima di tutto, se è vero che in questo modo si assicura una eventuale impresa per quella provincia, egli avrà rinunciato a guadagnare gloria per la riuscita di un saccheggio perché non ha ucciso nessuna miniatura nemica. 
D'altro canto abbiamo visto che un'era può terminare immediatamente quando vengono saccheggiate tutte le provincie; controllando completamente una provincia, il giocatore può decidere di saccheggiare per ultimo quella regione in modo da far terminare l'Era quando gli è più comodo e nel frattempo compiere le azioni che desidera. È sempre un rischio, perché come abbiamo detto prima, bisognerà poi rinunciare ad altre opportunità.
Una cosa che invece fa storcere un po' il naso è l'eventualità in cui si occupi in maniera solitaria la regione che verrà distrutta dal Ragnarok; accoppiata alla carta che moltiplica i punti ottenuti dalle miniature distrutte in questo modo, si ottiene una valanga di punti.
Badate bene però che non è affatto un difetto del gioco, in quanto sta agli avversari evitare che questa eventualità si verifichi.
Un'altro aspetto da tenere in considerazione è la difficoltà di un giocatore a recuperare terreno nel caso in cui, nelle fasi iniziali della partita, il suo distacco dagli avversari si è fatto molto sostanzioso. In quel caso dovrà cercare di ammortizzare lo svantaggio e portare comunque gloria al suo clan. 

Per quanto riguarda la scalabilità, nonostante dia il meglio di sè da 3 giocatori in su, è perfettamente godibile anche in un testa a testa.

Per concludere, nonostante l'iniziale scetticismo verso quello che ritenevo, a torto, un clone di Caos nel Vecchio Mondo, si è dimostrato invece un titolo molto valido. Rapido, veloce e veramente divertente, Blood Rage ha saputo conquistare tutti al tavolo fin dai primi turni.  
La durata molto accessibile e il setup velocissimo, rendono Blood Rage un titolo da proporre e riproporre molte volte, anche ai giocatori meno esperti.

A questo link potete trovare una descrizione di tutte le espansioni fin ora in commercio.





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