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venerdì 19 febbraio 2016

[RECENSIONE] T.I.M.E. Stories + Marcy Case

Il ''Punta e Clicca'' dei giochi da tavolo è arrivato. Per chi non sapesse di cosa sto parlando, un punta e clicca è un videogioco in cui si gioca soltanto con il mouse e bisogna appunto ''puntare'' con la freccia sui vari oggetti che si trovano durante il viaggio e ''cliccarci'' sopra per capire come si può interagire con essi.
T.i.m.e. Stories ci fa vestire i panni di novelli agenti della Time Agency, un'agenzia creata da tutti i paesi del globo per scongiurare l'apertura di falle temporali che potrebbero sconvolgere il presente e creare mondi paralleli. Saremo quindi chiamati a viaggiare nel tempo per cercare di fermare coloro che cercano di manipolare il tempo a loro vantaggio.
La nostra mente sarà collegata ad un avatar che viveva in quel preciso luogo e tempo e tramite esso interagiremo con gli altri personaggi e con l'ambiente alla scoperta di indizi.
Da 3 a 4 giocatori possono partire per l'avventura in questo gioco del tutto particolare.





COMPONENTI & SETUP

Nella scatola troviamo un tabellone rettangolare completamente spoglio che farà da ''terminale'' per le nostre partite. Infatti ogni avventura prevede un proprio mazzo di carte che verrà usato soltanto per quella determinata avventura.
A corredo di questi abbiamo diversi segnalini di 4 colori differenti che assumeranno, a seconda delle avventure, un significato differente.
Abbiamo invece dei segnalini scudo di vario genere e ovviamente i segnalini salute per i personaggi.
Piccole tessere quadrate verranno prese durante le avventure come promemoria di azioni eseguite o indizi acquisiti.
Dadi a 6 facce verranno utilizzati durante le prove di caratteristica, mentre un dado sovradimensionato verrà utilizzato quando ci sposteremo da una zona all'altra.
Infine ogni giocatore ha il suo bel cilindro che utilizzerà per indicare in quale parte della stanza si trova.


IL GIOCO

Cilindri dei giocatori.
Sulle regole del gioco spenderò veramente poche parole. Sia perché le meccaniche sono ridotte all'osso, sia perché non posso dire poi molto, per evitare di poter rivelare qualcosa sulla storia.

Semplicemente, quali agenti della Time Agency, saremo inviati avanti e indietro nel tempo nella speranza di trovare il modo di fermare le falle temporali. Per farlo avremo a disposizione un determinato numero di Unità di Tempo (TU) al termine delle quali ritorneremo al presente e dovremo ricominciare da capo ripristinando tutto quanto.
Ogni avventura avrà una propria storia e una diversa ambientazione.
Quando ci spostiamo per il mondo entreremo in luoghi che possiamo esplorare. Questi luoghi sono rappresentati da una serie di carte di grandi dimensioni che sul dorso rappresentano il paesaggio che ci troviamo di fronte e sul retro il testo e le immagini di quello che succede quando ci avviciniamo a quella parte del paesaggio.
I giocatori potranno muoversi tra una carta e l'altra spendendo TU e segretamente leggere la carta su cui sono giunti. Dopodiché ognuno racconta (non legge) quello che gli è successo. Può accadere di tutto: è possibile trovare oggetti, parlare con nuovi personaggi, trovare indizi e ogni altra cosa possibile e immaginabile.
A volte è richiesto di fare delle prove di caratteristiche che vengono effettuate tramite l'uso dei dadi. Queste prove servono per convincere qualcuno a parlare con te, per difendersi da un attacco, per cercare nella stanza e tante altre cose.
Si procede in questo modo fin quando l'avventura non è risolta. Nel caso in cui si finisce il tempo o si attiva qualche evento che causa la fine della partita, i giocatori ritorneranno alla base e dovranno ripristinare tutto da capo per ricominciare un nuovo ''run''. Questa volta dovranno cercare di fare il prima possibile evitando contrattempi e vicoli ciechi.
Se riusciranno a risolvere l'avventura la partita termina e ci sarà un conteggio in base a quanti run sono stati effettuati e si può partire per la prossima avventura!


CONSIDERAZIONI

Di Time Stories se ne sentirà parlare a lungo. Ci sarà sicuramente chi lo criticherà ma per la maggior parte del tempo se ne parlerà sicuramente bene.
Le meccaniche sono semplicissime: muovi, leggi e racconta. Proprio quest'ultima cosa, per quanto possa sembrare piccola, è invece l'anima del gioco. Questo discutere sempre su ogni evento, su ogni azione, rende ogni avventura un'esperienza da vivere fino alla fine.
Le discussioni e i commenti vi accompagneranno anche dopo che avrete rimesso a posto la scatola e dopo ogni Run vi domanderete cosa poteva essere fatto meglio e cosa era possibile evitare.
La meccanica così semplice permette di focalizzarsi soltanto sulla storia e sull'esplorazione, senza doversi preoccupare del resto.

Ovviamente Time Stories non è tutto rose e fiori. La prima cosa che salta all'occhio e che terrà lontana una bella fetta di pubblico, è la rigiocabilità praticamente nulla rapportata ad un prezzo elevato della scatola base. Il gioco base vi propone infatti una sola avventura e risolverla con successo non vi porterà via più di 4/5 ore totali.
Sta a ognuno di voi decidere se ne vale la pena ma a mio parere è un'esperienza da fare. Dividendo la spesa con il gruppo di amici è come se fosse andati tutti quanti al cinema a vedere un bel film.

Certo questo gioco mi ha donato emozioni contrastanti. Dopo le prime ore di gioco, quando sei ancora nella fase dell'esplorazione, il gioco è fantastico, vieni catapultato all'interno della storia e ogni stanza in cui ti trovi è una vera scoperta. Le illustrazioni magnifiche ti fanno immergere nell'ambientazione e non vorresti risalire mai.
Quando però arrivi a giocare i run successivi non pensi più a scoprire ma ad ottimizzare. Eviterai di incontrare dei personaggi, di andare in determinati luoghi o di prendere certi oggetti ed è allora che viene fuori quello che è a mio parere il vero difetto del gioco: la storia troppo corta! Teoricamente, se non fosse per il limite di tempo, la si potrebbe risolvere in circa due ore o poco più. Quindi tutto quello che fai non è altro che ripassare dagli stessi luoghi e pensare soltanto a ottimizzare tutto.
Unito anche al fatto che di enigmi da risolvere ce ne sono davvero pochissimi, la prima avventura si risolve veramente come la visione di un film. C'è il bello dello scoprire la storia, però il giocatore non deve metterci quasi niente di suo.
Avrei preferito una storia più articolata, con molti più enigmi da risolvere, invece che una storia striminzita che si dilunga soltanto grazie al fatto di doverla ripetere da capo ogni volta che scade il tempo.

Con il secondo scenario, Marcy Case, le cose sembrano migliorare un po' sotto questo aspetto. Soprattutto perché (senza voler spoilerare niente) si può interagire maggiormente con i personaggi e le scelte che compi potranno ripercuotersi più avanti nell'avventura.
Time Stories ha quindi il pregio di avere un potenziale incredibile, l'importante è solo imboccare la giusta strada. Le espansioni rivoluzionano completamente l'esperienza di gioco. La prima avventura è appunto improntata maggiormente sull'esplorazione, la seconda è invece più ''survival''. Bisogna sopravvivere ad un'apocalisse zombie e il gioco diventa quindi più action, con molti combattimenti da effettuare. Ciò non toglie che di fondo c'è comunque un'intrigante storia e gli enigmi da risolvere non mancano.

Le espansioni a venire ci catapulteranno in mondi sempre diversi, attingendo al fantasy, allo storico, al fantascientifico: si parla infatti di Alieni al Polo Sud, dei cavalieri Templari, antico Egitto, Fantasy e tanto altro ancora.

Insomma la carne al fuoco è tanta e io la sto già aspettando con l'acquolina in bocca!

P.S. Il gioco è totalmente dipendente dalla lingua ed è importante avere una buona padronanza dell'inglese. In ogni caso è prevista una traduzione da parte di Asterion che risolverà il problema.


Segnalini vari.


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