Di giochi da tavolo in stile steampunk ce ne sono tanti in commercio, ma quello di cui sto per parlarvi è davvero unico, sia dal punto di vista delle illustrazioni che delle meccaniche.
Il titolo in questione si chiama Scythe, ed è un boardgame 4X (Explore, Expand, Exploit, Exterminate – insomma, un gioco di conquista alla Civilization) per 1-5 giocatori ambientato nel meraviglioso universo steampunk delle opere dell’artista polacco Jakub Rozalski, il quale ha immaginato un passato alternativo dove giganteschi mecha a vapore vengono impiegati per semplificare la vita di tutti i giorni e sul campo di battaglia.
In questo 1920, i leader dei grandi paesi dell’Europa dell’Est si fronteggiano nel tentativo di imporre la propria supremazia, ridare lustro al proprio nome e portare il rispettivo popolo alla vittoria. Per farlo, i giocatori devono muovere le truppe sulla mappa, in modo tale da poter conquistare i vari siti produttivi delle risorse con cui acquistare mezzi più potenti e sfamare i soldati, scambiarle con altri giocatori o impiegarle per ottenere benefit maggiori spendendole durante eventi specifici.
A questo va sommato il fatto che le risorse non si raccolgono da sole, ma devono essere trasportate necessariamente dai lavoratori lungo la mappa, col rischio che questi vengano attaccati dalle fazioni rivali o dai predoni che si trovano lungo il tragitto, con la conseguente perdita di risorse da parte del giocatore; inoltre, le azioni che si possono compiere durante il proprio turno possono essere evolute nel corso della partita, rendendole più impattanti, elemento che offre al giocatore un completo controllo della propria fazione, e gli dà la possibilità di svilupparla come più gli aggrada, con la conseguenza che ogni partita diventa unica.
Secondo il mio parere, il titolo è davvero impressionante, sotto tutti i punti di vista: le illustrazioni (realizzate da Rozalski) sono davvero meravigliose, così come impeccabile pare la fattura delle componentistiche. Le meccaniche, poi, “costringono” i giocatori a ragionare in maniera profonda per poter gestire al meglio le proprie risorse: solo chi è in grado di pianificare con attenzione le proprie azioni può riuscire a dominare il tabellone.
Interessante è anche il sistema che determina il vincitore: i giocatori hanno, infatti, degli obiettivi segreti, i quali una volta portati a termine permettono agli stessi di posizionare una stella nel tracciato del trionfo; chi arriva a piazzarne sette dà il via alla fase di endgame, dove tutti convertono in punti vittoria le risorse, i territori e le unità in loro possesso, determinando così il vincitore. Non è quindi scontato che il giocatore che ha dato il via all’endgame sia poi l’effettivo vincitore, dato che il calcolo dei punti vittoria si basa su quanto meglio siano state investite le risorse durante i precedenti turni di gioco.
Insomma, Scythe è un titolo da tenere d’occhio e da provare, o da acquistare anche solo per aggiungere un pezzo di notevole pregio alla propria collezione. Il gioco è stato un successone su Kickstarter (raccogliendo 1 milione e 800 mila dollari a fronte dei 33 mila richiesti), e i finanziatori stanno ricevendo le prime copie in questi giorni: per tutti gli altri, l’acquisto sarà possibile nel corso di questo mese.
– Luca Mugnaini –