Sei un semplice lavoratore notturno, un dipendente ospedaliero alle prese con un altro turno di guardia, tra corridoi illuminati al neon, il rumore distante dei macchinari e la stanchezza che si accumula nelle ossa. Tutto sembra familiare, finché qualcosa, all’improvviso, non si incrina. Le luci sfarfallano, i rumori cambiano tonalità, la realtà stessa comincia a deformarsi. È in quel momento che capisci che l’edificio in cui lavori non ti accoglie più: ti sta trattenendo contro la tua volontà.