Nato a Fermo nel 1977, Simone ha una storia che smentisce il mito del game designer che nasce già con i dadi in mano. Per oltre quindici anni ha fatto l'educatore — lavorando con bambini e ragazzi, fondando un'associazione ludica, imparando sul campo cosa significa catturare l'attenzione, creare coinvolgimento, trasformare un'attività in un'esperienza. Nel 2009 pubblica il suo primo gioco, Frutti di Mare, un semplice gioco di carte. Nessuno poteva immaginare cosa sarebbe successo dopo.
Nel 2012 arriva Tzolk'in: Il Calendario Maya, creato insieme a Daniele Tascini per Czech Games Edition. Quegli ingranaggi che girano sul tabellone — un'immagine che oggi è iconica — rappresentano uno dei momenti di svolta nella storia recente del game design. Da lì in poi, una serie di successi che ha pochi paragoni: I Viaggi di Marco Polo, vincitore del Deutscher Spielepreis 2015 e dell'International Gamers Award. Grand Austria Hotel con Virginio Gigli. Lorenzo il Magnifico con Gigli e Flaminia Brasini. Barrage con Tommaso Battista, uno dei giochi più ambiziosi e discussi degli ultimi anni. Darwin's Journey con Nestore Mangone. Nucleum con Dávid Turczi, vincitore dell'International Gamers Award 2024.
Sono oltre trenta i titoli che portano la sua firma. Quattro o cinque nuovi giochi ogni anno. Un ritmo di produzione che lascia senza fiato.
Ma Simone non è solo un autore. Dal 2014 è socio di Cranio Creations — insieme a Lorenzo Tucci Sorrentino e Giuliano Acquati — dove ricopre il ruolo di Head of Development e Lead Designer. È lui che seleziona i prototipi, che sviluppa i giochi di altri autori, che decide cosa Cranio pubblicherà nei prossimi anni. Un doppio ruolo — creatore e curatore — che lo rende una figura unica nel panorama italiano e non solo.
Nel 2024, a Lucca Comics & Games, è stato insignito del primo Board Game Designer of the Year della storia — un riconoscimento che celebra non un singolo gioco, ma un'intera carriera. Quest'anno, siede nella giuria che assegnerà quel premio al suo successore.
E tutto questo da Fermo. Dalle Marche. Da una cittadina di provincia dove, parole sue, "non mi muoverei neanche per tutto l'oro del mondo".
Oggi parleremo di come si costruisce un gioco che dura nel tempo. Di cosa significa collaborare con altri autori quando ognuno ha la propria visione. Di un mercato che esplode e forse implode. Di Kickstarter andati male e di seconde possibilità. Di ingranaggi che girano, di dighe che producono energia, di viaggi che attraversano continenti e secoli.
Parleremo con un uomo che ha trasformato la passione in professione, e la professione in arte.